In un articolo apparso su Le Monde sul neuromarketing - disciplina che si colloca tra la neurologia e il marketing e si occupa di studiare le emozioni che intervengono nelle scelte di tutti i giorni, con fini puramente commerciali, ovviamente - viene ripreso uno precedente condotto dal neuroscienziato del Baylor College of Medicine di Houston Read Montague consisteva nel far assaggiare ad un gruppo di volontari le due bibite (Pepsi e Coca Cola) senza che i soggetti fossero a conoscenza di quale bibita stessero bevendo. Ne emerse che nessuno dei volontari era in grado di distinguere quale bibita avessero bevuto e preferire la Pepsi.
Nel secondo stadio dello studio agli stessi volontari fu proposto di assaggiare le bibite sapendo quale delle due stavano bevendo in questo caso la propensione verso la Coca cola fu schiacciante. Lo studio dimostrò quanto la persuasione del marchio incida suoi nostri gusti e quindi sulle nostre scelte.
Durante l'esperimento si è osservato che nel caso della Coca Cola oltre all'attivazione della corteccia prefrontale ventro mediale (VMPFC) coinvolta nell'elaborazione sensoriale, si attivavano altre due zone coinvolte nell'elaborazione emotiva: l'ippocampo e la corteccia prefrontale dorsolaterale.
Quindi, quando viene consumata la bibita il cervello elabora non solo il sapore ma anche tutte le informazioni socio-culturali legate al marchio...
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